CAUSA NUMERO 1- COMPORTAMENTI ERRATI associati a CAUSE ANATOMICHE: la grande facilità di un bambino piccolo ad essere distratto.
La maggior parte degli episodi di soffocamento si verifica in bambini al di sotto dei 3 anni, il gruppo più a rischio è da 6 ai 36 mesi. Oltre ad avere vie aeree con un piccolo diametro della sezione trasversale (conoide fino alla pubertà), i bambini piccoli hanno una dentatura incompleta e quindi una ridotta capacità di masticare i cibi in un bolo liscio; coordinazione di deglutizione sottosviluppata e tendenza ad essere facilmente distratti mentre mangiano.
La distrazione è davvero molto pericolosa perchè NON favorisce il coordinamento respirazione-deglutizione facendo prendere al bolo alimentare la via sbagliata.
CONSIGLIO NUMERO 1: si mangia seduti e sotto la supervisione continua di un adulto, impedendo distrazioni e qualunque attività che possa distrarre il bambino dall’atto della masticazione, meglio se con seggioloni idonei al momento del pasto.
CAUSA NUMERO 2- ALIMENTI: il Chicco di Uva è ancora l’alimento più pericoloso e…sconosciuto alla maggior parte dei genitori. La minaccia del soffocamento grave è maggiore negli alimenti ed è ancora più grande se l’alimento possiede una superficie liscia e facilmente deformabile che gli consente di “creare una tenuta”, un cuneo e diventare quindi molto difficile da rimuovere…anche con le manovre di primo soccorso. Infatti le manovre di disostruzione funzionano molto bene, ma in alcuni casi se l’alimento come l’uva si “incunea” si possono rimuovere solo con strumentario sanitario ad uso del medico. (pinza di Magill), ma è meglio non arrivare all’intervento del 118 e fare prevenzione PRIMARIA (vedi video).
CONSIGLIO NUMERO 2: si sminuzza l’uva (ed alimenti simili) come descritto dalle Linee Guida del Ministero della Salute pubblicate nel Giugno del 2017.
CAUSA NUMERO 3-PREVENZIONE: la assoluta mancanza di Alert e modalità di somministrazione sulle confezioni degli alimenti pericolosi per bambini da zero a quattro anni. Esiste in tutti i paesi europei e non solo, già una diffusa consapevolezza del rischio di soffocamento dei giocattoli di piccole dimensioni, e gli avvertimenti sugli imballaggi sono all’ordine del giorno, ma nonostante il fatto che i prodotti alimentari rappresentino oltre la metà degli episodi di soffocamento fatale nei bambini fino a 5 anni di età, gli avvertimenti sono ancora assenti sull’imballaggio e la conoscenza pubblica di questi pericoli non è molto diffusa sia in europa che altrove. Di certo una legge che obbligasse le grandi aziende ad inserire sulle confezioni un “alert 0-4” ben visibile…potrebbe fare la differenza. Alcuni hanno in precedenza suggerito – nel caso degli alimenti più frequentemente presenti negli incidenti- di mettere una semplice etichetta di avvertenza sulla confezione di uva e altri alimenti in forma simile (come i pomodori ciliegini), evidenziando il potenziale rischio di soffocamento e raccomandando che siano divisi a metà o preferibilmente divisi in quarti.
CONSIGLIO NUMERO 3: qui non possiamo parlare di consigli, ma di buon senso, sperando che qualche parlamentare illuminato…proponga questa legge al più presto.
CONCLUSIONI
Queste ulteriori 3 cause di soffocamento messe sotto la lente di ingrandimento e portate a conoscenza della popolazione, possono davvero essere “disattivate” come pericolose, utilizzando precauzioni condivisibili, e facendo sempre riferimento non solo al buon senso, ma alla prevenzione primaria che resta sempre alla base di ogni progetto in ambito sicurezza.