Non preoccupatevi del bagno dopo mangiato. Preoccupatevi dell'acqua.
L’annegamento è tra le prime cause di morte per incidente dopo gli incidenti stradali nei bambini. A volte succede in pochissima acqua, anche in pochi cm, a volte sotto agli occhi degli adulti.
La preoccupazione prevalente nei familiari è spesso quella di evitare al bambino il bagno dopo mangiato. Attese anche oltre le 2 ore, quasi sempre inutili. Sarebbe , piuttosto, utilissimo imparare a riconoscere una persona che sta annegando.
Riconoscere l’annegamento è cruciale: la metà dei bambini che annega ogni anno è in prossimità dei genitori e circa nel 10% dei casi l’adulto li sta effettivamente guardando, spesso senza avere la minima idea di ciò che sta accadendo. Chi sta annegando non grida per chiamare aiuto e non agita le braccia.
Il sistema respiratorio ha come funzione basilare quella di respirare, e la parola è una funzione secondaria: prima di poter gridare, bisogna riuscire a respirare. In secondo luogo, è impossibile per un individuo che stia annegando agitare le braccia per richiamare l’attenzione. Le braccia infatti reagiscono involontariamente e si pongono allargate sotto la superficie dell’acqua. Questo permette alla persona di rispuntare fuori dal filo dell’acqua per qualche secondo per cercare ossigeno prima di scomparire. Il bambino più piccolo, sotto ai 6 anni, quando immerso nell’acqua non riesce a sollevare bene la testa in quanto è più pesante rispetto al corpo. Per questo assumerà un galleggiamento in posizione prona con il volto immerso. Il bambino di età superiore ai 6 anni tenderà invece ad avere un galleggiamento verticale e con le braccia allargate batte sull’acqua: e questo riflesso potrebbe a sua volta ingannare l’adulto, dando l’idea di un gioco. Nel mondo, i tassi più alti di annegamento riguardano i bambini di età compresa fra 1 e 4 anni, seguiti dai bambini di 5-9 anni di età. La mancanza di sorveglianza da parte degli adulti è il principale fattore favorente gli incidenti di annegamento dei bambini. Ricordate che sono descritti annegamenti nei bambini anche in piccole quantità di acqua (pozze, piscinette dei giardini, torrenti di acqua).