Le punture di api, vespe e calabroni provocano, nella maggior parte dei casi, una reazione locale: una manifestazione cutanea di qualche centimetro di diametro (dai 2 ai 4 centimetri), con dolore, rossore e gonfiore. Si tratta di una reazione normale, dovuta al veleno iniettato dall'imenottero che contiene decine di sostanze chimiche irritanti e tossiche.
La reazione locale non deve essere causa di preoccupazione e generalmente non necessita di terapia in quanto di breve durata, da pochi minuti a poche ore a seconda del punto di puntura.
Ma quando preoccuparsi per le punture di api vespe e calabroni? Circa il 10% delle persone colpite ha importanti reazioni sistemiche, caratterizzate da:
Orticaria generalizzata (diffusa su tutto il corpo)
Dispnea e difficoltà respiratoria
Nausea e vomito
Calo di pressione.
Poche persone, circa qualche decina di casi all'anno, manifestano una vera e propria reazione anafilattica (o shock anafilattico) con grave calo della pressione arteriosa che può portare anche al decesso.
Nella grande maggioranza dei casi, un episodio di shock anafilattico è preceduto da reazioni locali estese o da reazioni importanti e si manifesta con:
Calo importante della pressione arteriosa
Intorpidimento
Svenimento
Vertigini
Arresto cardiocircolatorio.
L'allergia al veleno è dovuta al fatto che la persona punta ha anticorpi contro alcune delle sostanze presenti nel veleno, e questi anticorpi possono causare reazioni locali estese (oltre i 10 centimetri di diametro), oppure reazioni importanti quali orticaria generalizzata e shock anafilattico.
Le persone che hanno avuto una reazione locale estesa o una reazione generalizzata devono consultare uno specialista per meglio definire il proprio rischio e le modalità di comportamento. Molto raramente un episodio di shock è preceduto solo da una normale reazione locale.
Se la reazione è nella norma e si manifesta come una reazione locale di qualche centimetro, è sufficiente del ghiaccio per ridurre la reazione stessa e l'infiammazione prodotta dal veleno. È importante non grattarsi per evitare di introdurre batteri che possono causare un'infezione con necessità di terapia antibiotica nei giorni seguenti, come a volte capita.
Se la reazione è estesa è prudente utilizzare subito un cortisonico e un antistaminico.
Se la reazione è grave è necessario chiamare tempestivamente il pronto soccorso.
L'intervento deve essere immediato, in quanto quasi tutti i decessi avvengono entro la prima ora. È importante ricordare, inoltre, che la maggior parte dei casi mortali avviene se punti sulla testa o sul collo.
Se la persona ha già avuto reazioni gravi, deve sempre portare con sé una fiala o una siringa di adrenalina iniettabile, che è facile da utilizzare. Nel caso si renda necessaria un'iniezione di adrenalina, è indispensabile chiamare in ogni caso il pronto soccorso.
È necessario chiamare il 118, anche nel caso di punture multiple (8 - 10 punture o più): in gran numero, infatti, le punture possono produrre effetti tossici dovuti al veleno, anche in assenza di allergia. La reazione tossica da punture multiple si presenta con:
Nausea
Vomito
Vertigini
Febbre
Convulsioni
Svenimento
L'intossicazione da veleno, inoltre, può provocare danni a livello cardiaco, renale e muscolare.
In caso di reazioni gravi, è possibile impostare, nel periodo successivo, l'immunoterapia specifica, chiamata anche impropriamente vaccino desensibilizzante, che permette di ottenere ottimi risultati. Questo tipo di terapia è piuttosto lunga e complessa, ed è eseguibile solo presso ospedali specializzati.