SINTOMI Il veleno produce segni e sintomi locali che compaiono entro pochi minuti: gonfiore, eritema, intenso dolore locale, ecchimosi; il gonfiore ha un andamento verso la radice dell’arto interessato dal morso. Se il dolore locale non compare rapidamente, si può quasi escludere l’avvelenamento. Altri sintomi, che coinvolgono l’intero organismo possono comparire anche dopo ore dal morso, ma anche immediatamente e sono la spia di un grave avvelenamento: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, dolori articolari e muscolari, abbassamento della pressione, vertigini, agitazione, ecc.
COSA FARE La zona del morso va accuratamente immobilizzata (profilassi antitetanica si praticherà in ospedale). Meglio rimuovere anelli, orologi, bracciali. La sede interessata del morso va immobilizzata come se fosse fratturata allo scopo di rallentare la diffusione del veleno, ricorrendo al posizionamento di stecche senza però occludere la vista della zona interessata (il bendaggio mediamente compressivo solitamente è riservato a serpenti più velenosi come quelli asiatici o australiani ). È molto importante tranquillizzare il paziente e trasportarlo al più presto in ospedale. Se il paziente si trova in una zona impervia va allertato subito il 118 per l’invio dei mezzi di soccorso. Il paziente deve mantenere immobile la zona interessata dal morso perché l’attività dei muscoli favorisce attraverso il sistema linfatico, l’entrata del veleno nel torrente circolatorio e la sua diffusione nell’organismo.
COSA NON FARE Non va incisa la pelle nella sede del morso, non va effettuata la suzione del veleno (il veleno infatti entra in circolo soprattutto per via linfatica) e non va neppure applicato il laccio emostatico (che può causare un blocco della circolazione sanguigna e successivamente una brusca immissione del veleno e di sostanze vasoattive in circolo al momento della decompressione). Non va somministrato il siero antivipera perché essendo di origine animale può provocare uno choc anafilattico. Non vanno somministrati alcolici (per l’ effetto depressivo sul sistema nervoso centrale e vasodilatatore periferico). Evitare l’applicazione di ghiaccio perché controindicato per questo tipo di avvelenamento.