E se vi dicessimo che tutto ha avuto origine nello Spazio?!
Negli anni '80 il professore svedese Bertil Aldman notò che gli astronauti erano posizionati contromarcia nella navetta spaziale: come mai? Semplice, perché in questo orientamento le forze sostanziali venivano scaricate sulla totalità delle spalle e della schiena degli astronauti: il corpo era quindi meno "stressato".
L'intuizione di Aldman fu quella che anche i seggiolini auto per bambini, come i sedili delle navicelle spaziali, potessero essere progettati allo stesso modo proprio per salvaguardare la salute dei piccoli. Prende vita così nel 1984 il primo seggiolino auto per bambini predisposto a viaggiare in senso contrario di marcia. Inutile sottolineare come questa data sia un punto di svolta per la sicurezza in auto dei bambini di tutto il mondo...o solo della Svezia?!
La svolta normativa: la ECE R129
In Italia sono solo alcuni seggiolini auto che danno la possibilità di far viaggiare il bambino in senso contrario di marcia fino ai 4 anni, al contrario di quanto accade in Svezia, ad esempio.
Nel nostro Paese è infatti obbligatorio far viaggiare i bambini in senso contrario di marcia "solo" fino ai 9 kg, secondo la ECE R44, oppure fino ad almeno 15 mesi, secondo quanto stabilito dalla più recente normativa i-Size.
Con questa normativa è stata finalmente riconosciuta l'importanza per la salute del bambino di viaggiare in senso contrario di marcia ALMENO fino ai 15 mesi di età. ALMENO: perché la raccomandazione è quella di allungare questo arco di tempo fino ai 4 anni.
Per fortuna negli ultimi tempi la tendenza delle aziende è quella di progettare anche per il mercato italiano modelli di seggiolini auto rear facing: finora infatti erano solo i seggiolini auto Gruppo 0+ (gli "ovetti" per intenderci) realizzati per il senso contrario di marcia. Ora, soprattutto appunto grazie alla ECE R129, anche alcuni seggiolini auto per le altre fasce di peso/età/altezza sono progettati per questo orientamento.
Ma come mai questi parametri anagrafici per sancire il cambio di orientamento?
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A partire dai 15 mesi (mezionati come parametro anagrafico dalla ECE R129) il collo è SUFFICIENTEMENTE sviluppato per sopportare le forze generate da una collisione frontale di MEDIA entità, da qui il parametro stabilito dalla nuova normativa. Tuttavia è solo superati i 4 anni che le ossa e i muscoli del collo sono forti abbastanza da poter sostenere saldamente la testa che, anatomicamente, nei bambini è in proporzione più grande e pesante rispetto al corpo.
In base ad indiscutibili leggi fisiche, in caso di impatto il corpo proietta il capo in avanti con tanta violenza quanto più forte e più "diretta" è stata la collisione; e se negli adulti si genera il cosiddetto "colpo di frusta", nei bambini, nei quali appunto ossa e muscoli del collo non sono ancora sviluppati del tutto, i danni posano essere ben più gravi.
Quando il bambino viaggia in senso contrario di marcia, invece, le forze derivanti da un impatto si distribuiscono su un'area maggiore, il collo non viene così tanto stimolato e il bambino è anche meno esposto all'urto con il sedile anteriore e con eventuali vetri rotti che volano all'interno dell'abitacolo dell'auto.
Purtroppo in Italia siamo molto lenti in fatto di sicurezza in auto: basti ribadire che già ai sei mesi d'età (secondo la vecchia ECE R44) è permesso"girare" il seggiolino auto; mentre in Svezia alcuni dispositivi sono omologati in senso contrario di marcia persino fino ai 6 anni d'età!
Come mai questa differenza anagrafica abissale? Ecco di seguito la risposta...
Un bambino svedese è diverso da un bambino italiano
Non lo sapevate?
La struttura del corpo di un bambino svedese è diversa da un bambino italiano: ecco perché in Svezia i seggiolini auto vengono progettati per viaggiare in senso contrario di marcia fino ai 4 anni e in alcuni casi anche fino ai 6 anni del bambino!
E poi pare che i bambini svedesi non soffrano il mal d'auto, non facciano capricci, siano così autonomi da non dover essere mai controllati dai genitori. Insomma ci sono molti motivi per cui in Italia si tende a "girare" il seggiolino auto in senso di marcia a 6 mesi ed invece in Svezia si fa il cambio di orientamento dopo i 4 anni.
Oppure in Italia (ma non solo) siamo un po' indietro nel campo della sicurezza in auto? Anche perché i popoli del Nord Europa non sono certo famosi per essere "chiocce" con i loro figli…quindi? Dov'è l'empasse?
Il resto dell'Europa, Italia compresa, sta arrivando con molta lentezza agli standard di sicurezza svedesi; e non perché, ovviamente (!!!), i bambini svedesi siano diversi da quelli del resto del mondo: la Svezia è da sempre innovatrice nel settore sicurezza ed attenta al benessere dei più piccoli.